Bella gente
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Novità in catalogo

Prossimi appuntamenti

  • Venerdì 23 maggio - ore 17,00

    di Gianpietro Olivetto

     

    l'autore ne discute con i giornalisti

     

    Sabrina Deligia

     

    Gianni Maritati

     

    Biblioteca Elsa Morante - Via Adolfo Cozza, 7 - Ostia

  • Venerdì 23 maggio - ore 18,00

    di  Rossella Santilli

     

    l'autrice ne discute con

     

    Lucia Visca

     

    Goffredo Taricone

     

    LIbreria Testaccio - Piazza S. Maria Liberatrice 23-26 - Roma

  • Domenica 1 giugno - ore 17,00

    di Antonello Loreto

     

    Modera l'evento

     

    Alfio Di Battista

     

     

     

    Bar La Siesta - Villa San Sebastiano - L'Aquila

  • Giovedì 5 giugno - ore 19,00

    di Maria Grazia Giammarinaro

     

    l'autrice ne discute con

     

    Cecilia D'Elia Senatrice

    Oria Gargano Fondatrice di BeFree

     

    letture di Carlotta Assisi

     

    Cozy Place - Via del Carroccio 16 - Roma

da Bella Gente, gente comune

Per quasi 15 anni, lavorando al TgrLazio, ho battuto in lungo e largo, seguendo la cronaca, Roma e tutta la regione.
La Capitale, afflitta da mille problemi, balzata alle cronache nazionali per tanti delitti, blitz delle forze dell’ordine, arresti eccellenti, manifestazioni di protesta, nasconde però un volto meno conosciuto ma che ho avuto la possibilità di svelare.
Un volto-mosaico di tante facce di persone che nelle periferie come nei Rioni del centro storico lavorano per il bene comune.

Un “lavoro” di solidarietà e di sostegno ad altri cittadini, creando comunità, spesso schiacciata dal peso dell’essere lontani dal centro e per questo dimenticati.

da Donne di un altro mondo

La manifestazione volgeva verso un epilogo prevedibile e cruento, quando all’improvviso, udendo dietro di sé uno scalpiccio di zoccoli, Angelo aveva visto Fina in groppa a un mulo, con una bandiera rossa in mano, affrettarsi verso il corteo dei braccianti alla testa di un gruppetto di donne affannate e scarmigliate. Qualcuna teneva un bambino per mano. Con loro, Fina era andata a mettersi in prima fila, davanti agli uomini. Avevano visto i carabinieri, che già avanzavano ad armi spiegate, esitare e poi indietreggiare. Il capitano, un giovanotto biondo e allampanato, temendo che per una strage di donne e bambini inermi sarebbe stato l’unico a pagare il conto, e consapevole che la sua brillante carriera sarebbe finita nell’ignominia, aveva ordinato la ritirata.

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